AIFVS SALERNO

        AIFVS SALERNO 

                              ASSOCIAZIONE ITALIANA                              -                Familiari e Vittime della Strada                                                       

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  AIFVS MAGAZINE

Giornata in memoria delle vittime della strada, l’appello dell’AIFVS

«Impegniamoci tutti a dare Giustizia ai superstiti. Precedenza alla vita sempre, perché la strage non sia sottovaluta diamole luce»

«Dopo anni di volontariato, di sensibilizzazione nelle scuole di prevenzione nelle piazze, siamo arrivati alla consapevolezza che tutto questo sangue versato e tutto questo sacrificio da parte di chi difende la vita è servito a ben poco.
Ma soprattutto non siamo riusciti a scuotere le coscienze di chi amministra sia a livello locale, e a tutti i livelli. Le nostre strade sono un teatro drammatico di incidenti, nei quali la protagonista assoluta è stata la morte, di giovanissimi e di meno giovani
». A dirlo Teresa Astone, Responsabile locale dell’associazione Familiari Vittime della Strada e presidente dell’associazione per Deby.

 

L’appello

In occasione della giornata dedicata alle vittime della strada prevista per il 19 novembre, Astone ha voluto lanciare un ennesimo appello alla prudenza alla guida.

«Tutti i giorni si consuma una epidemia di omicidi o di folli suicidi dovute a condotte irresponsabili. L’associazione italiana familiari di vittime della strada invita tutti coloro in grado di raccogliere questo messaggio di civiltà a fare resistenza ed opposizione a questa prospettiva di mortificazione civile, perché fermare la strage stradale si può. Impegniamoci tutti a dare Giustizia ai superstiti. Precedenza alla vita sempre, perché la strage non sia sottovaluta diamole luce. La vittima non può costituire un pedaggio da pagare al progresso! Costituisce piuttosto il punto di partenza per riaffermare il valore della vita, il prezzo della nostra irresponsabilità di persone, istituzioni ed aziende». E conclude: «Abbiamo il dovere, nel loro nome,di scrollarci di dosso la superficialità nei comportamenti e di impegnarci a recuperare i valori della civiltà, cominciando ad onorare questi sacrifici con concrete risposte di sicurezza, dando il primo posto al dovere nel servizio finalizzandolo a prevenire l’incidente.

Abbiamo il dovere di fermare la strage stradale. Abbiamo il dovere di riconoscere che obbiettivi cosi grandi non si raggiungono da soli, ma attraverso un impegno condiviso e sinergico».
 

Sicurezza stradale, prevenzione e manutenzione continue.


Vuolo (FI-PPE): “Si proceda alla mappatura delle strade consentendo agli automobilisti di segnalare i punti di viabilità pericolosi”


Un’auto ferma a pagare il pedaggio autostradale, l’impatto devastante, la morte per entrambe. Autostrada A4 alla barriera di MIlano - Ghisolfa, due donne, 59 e 53 anni, hanno perso la vita a causa di un’auto che, a folle velocità, si è schiantata su di loro, uccidendole sul colpo. Dalle immagini delle telecamere si vede una macchina che tira diritto ad alta velocità come se l’autista non avesse visto il casello o guidasse bendato.
In corso di accertamento se il conducente, attualmente vivo e ricoverato in ospedale, fosse distratto o sotto gli effetti di un cocktail di benzodiazepine e stupefacenti. L’uomo risulta ad oggi “indagato per omicidio stradale plurimo”. 
“La cronaca di qualche giorno fa mi ha scioccato Due donne morte durante un gesto ordinario: pagare il pedaggio autostradale. Le indagini sono state avviate per fare giustizia. Non riesco a immaginare la devastazione delle famiglie delle due operatrici sanitarie nell’apprendere la tragica notizia” commenta Lucia Vuolo (FI-PPE), europarlamentare e membro della Commissioni Trasporti dell’Eurocamera.

Regole rigide, repressione e sanzioni. Questi i punti su cui da anni si sta lavorando, ma anche il ripristino della sicurezza delle strade.
“Da quando sono a Bruxelles, ho tante volte promosso con emendamenti vari, che la manutenzione delle strade, della segnaletica stradale ed anche di tutti i dispositivi di sicurezza come guard-rail, barriere sonore ed acustiche siano economicamente finanziabili dai fondi europei - dichiara l’Onorevole Lucia Vuolo.
La prevenzione è, ad oggi, l’unica risorsa aggiuntiva alla sensibilizzazione ed alla repressione per scongiurare altre tragedie”. Queste le parole di Teresa Astone, già 
membro esecutivo e rappresentante a Salerno dell’AIFVS, l’Associazione che raduna i familiari e le vittime della strada.

Il lavoro incessante e quotidiano di Teresa e di tanti altri colpiti da incidenti stradali è straordinario. E faccio mio il loro appello rivolto agli amministratori locali nel prestare attenzione alla condizione della segnaletica stradale inesistente o coperta. Si intervenga duramente su chi legge il cellulare alla guida o non allaccia le cinture di sicurezza, ne sto vedendo troppi in circolazione. Si lavori sulla riduzione dei limiti in
pieno centro storico, tanto a Salerno come ovunque sia necessario. Così come previsto da una direttiva europea non ancora pienamente attuata, si proceda alla mappatura delle strade consentendo agli automobilisti di segnalare i punti di viabilità pericolosi
”.

 

Qualche dato. Al 21 febbraio 2023, sono 78 le persone morte sulla strada. Nel solo 2022, l’Associazione Amici della Polizia Stradale, che riporta i dati rilevati (e in costante aggiornamento) da notizie stampa e dai referenti di ASAPS sul territorio, riporta 307 vittime. Un dato in netta discesa se paragonato al 2021, 471 deceduti, o al 2018, quando di incidenti mortali se ne contarono 612. Numeri che se da un lato confortano perché in diminuzione, dall’altro raccontano di uomini, donne e ragazzi vittime dell’alta velocità così come dell’uso di stupefacenti, alcool e di inesperienza.

COMUNICATO STAMPA 2023                               AIFVS SALERNO                      

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Salerno, rappresentata dalla sottoscritta referente Teresa Astone, già membro del direttivo nazionale, è vicina a tutte le famiglie che hanno perso un familiare negli ultimi giorni fra Salerno e provincia negli incidenti mortali nuovamente a funestare e minacciare la nostra vita quotidiana e la sicurezza nostra e dei nostri familiari. La continua e gravissima violazione al codice della strada da parte di automobilisti dalla condotta di guida criminale sta, nuovamente, macchiando di sangue le nostre strade. L’ AIFVS da anni sul territorio con iniziative di puro volontariato e con i propri legali in tutte le sedi, con convegni e giornate della memoria, prova a sensibilizzare tutti ad un uso accorto e responsabile dell’automobile. Ha negli anni contribuito con i propri pareri emanati dal direttivo nazionale ad incitare le istituzioni alle modifiche al codice della strada e all’inasprimento delle pene per i reati di omicido stradale. Purtroppo questo non basta e non può bastare se anche le istituzioni i cittadini non si impegnano nella sicurezza di prossimità, quella che è davanti agli occhi di tutti. Si chiede che tutti istituzioni politiche, forze dell’ordine, vigili, cittadini, finalizzino parte importantante del proprio impegno alla concreta prevenzione. Tanti morti nel centro di salerno, tanti morti nei centri di comuni della provincia, richiedono riflessione ed azione. Salerno ha un bellissimo lungomare e una via lungoirno che si trasforma spesso in scorribande di corsa fra auto impazzite, mentre il centro delle nostre cittadine diventano spesso piste da rally. La prevenzione, tuttavia, non è paura della repressione o della sanzione a volte anche tardiva se non inapplicata. A seguito di reati gravi e infrazioni gravissime al codice della strada, infatti, gli stessi responsabili spesso non vengono colpiti nemmeno dal ritiro della patente o la recuperano in poco tempo con estrema facilità. La prevenzione pertanto, resta l’unica risorsa aggiuntiva alla sensibilizzazione ed alla repressione per scongiurare altre tragedie. Prevenzione è anche ostacolare e rendere quantomeno difficile la trasgressione al codice della strada. Nella città di Salerno come in molte cittadine della provincia non ci sono dissuasori o dossi limitatori della velocità da collocare su rettilinei come il lungomare o la lungoirno. ​ L’impegno degli agenti tenuti a far rispettare le regole della strada non dovrebbe limitarsi a sanzionare il divieto di sosta, o sanzionare come nel caso degli ausiliari il mancato pagamento di un bollino di parcheggio che sembra l’unica preoccupazione per rimpinguare le casse cittadine. Gli stessi ausiliari del traffico, anche senza poteri esecutivi, in quanto conoscitori del territorio e di ogni palmo della superficie viaria cittadina potrebbero, quantomeno, segnalare ai vigili urbani e alle competenti competenti forze dell'ordine i potenziali pericoli alla viabilità e alla libera e sicura circolazione dei cittadini. La segnalitica è spesso coperta o mal riposta o inesistente, molti attraversamenti pedonali sono coperti da altre auto parcheggiate anche in seconda fila o a ridosso o addirittura sopra le strisce. Molto spesso la scarsa visibilità causata dalla vegetazione mal curata o dal parcheggio di automobili anche in soste consentite, comportano anche per il guidatore la difficoltà ad intravedere un potenziale pericolo in cui può incorrere nel trovarsi all'improvviso un pedone che attraversa la strada. Allo stesso tempo sensibilizzare sempre più i pedoni ad attraversare solo sulle strisce, è necessario, ma, non sufficiente. Come abbiamo visto, nemmeno, questo è servito alla giovanissima ragazza del Kazakistan, investita qualche settimana fa in pieno centro, ed al nostro concittadino sul lungomare, in due incidenti, in cui entrambi hanno perso la vita. Altro antidoto alla sregolatezza automobilistica, come anche studi sulla viabilità e sicurezza hanno dimostrato, è quella di instituire una zona trenta coem limite di velocità nel centro cittadino che non comporta alcun cambiamento delle nostre abitudini o del nostro tempo al contrario, dimostra, che l’incidenza degli incidenti scende quasi a zero. E scenderebbe di certo la nefasta possibilità di dover piangere in nostri cari, i nostri figli o i nostri amici, come è accaduto per le persone che sono decedute in questi giorni davanti ai nostri occhi. Sono anni che L’AIFVS lo chiede, pertanto, continuare con una politica di sicurezza urbanistica che non attribuisca un grande risalto alla prevenzione, vorrà dire ancoratragedie e famiglie spezzate dall’asfalto delle nostre strade tante, troppe volte tinte di rosso.

TERESA ASTONE AIFVS SALERNO

 

“Le strade raccontano storie.
Perché siano a lieto fine,
miglioriamo la sicurezza stradale”
 
 
 
 
 
Il prossimo 15 novembre, terza domenica del mese, si onora la Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada. Si tratta di una ricorrenza voluta oltre vent'anni fa dalle associazioni di vittime del nostro continente e riconosciuta dall'ONU nel 2005 e dal nostro Stato con la legge 227/2017 è stata istituita anche in Italia la Giornata Nazionale in memoria delle Vittime della Strada (terza domenica di novembre). 
Un riconoscimento che non può esaurirsi nel ricordo di un giorno, ma impegna le Istituzioni a “promuovere ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale Nel 2019 le vittime sono state  3.173 (9 morti  e 661 feriti al giorno di cui invalidi permanenti). Sappiamo che aumentano le vittime da 20 a 29 anni e da 45 a 54 anni.
Sono dati che chiamano in causa la responsabilità delle istituzioni e dimostrano che la prevenzione non è reale priorità dello Stato: le istituzioni non si sono poste in tempo il problema dell’obiettivo da raggiungere e non hanno definito adeguate strategie.
Chiediamo serie politiche di prevenzione per rendere realistico l’obiettivo europeo della “Visione Zero” a partire dai nostri contesti territoriali: dimezzamento dei morti entro il 2030 ed azzeramento entro il 2050. 
(noi dell Aifvs e progetti per Deby sosteniamo che l'azzeramento dei morti debba avvenire già dal prossimo anno e per arrivare a questi risultati ci si deve  impegnare già da oggi).
Occorre, pertanto, porre attenzione non solo alla formazione del conducente ma anche al sistema organizzativo e alle caratteristiche della mobilità e delle infrastrutture nei nostri territori.
Tenuto conto che la prevenzione è una responsabilità condivisa e ciascuno deve fare la propria parte, le Vittime della Strada, nella Giornata della Memoria ricordano alle istituzioni che i responsabili della strage non sono soltanto gli utenti della strada che non rispettano le norme, ma sono anche quegli Enti che non perseguono gli obiettivi per i quali esistono e per i quali noi contribuenti paghiamo le tasse.
 
“Il ricordo sia monito per tutti".
 
 
Resp. Aifvs Aps
Progetti per Deby Astone Teresa.

 

 

 

 

La sede AIFVS Salerno - Cilento sarà presente accanto alla responsabile di sede di Avellino Anna Diglio per la giornata nazionale del Ricordo perchè la strage non sia sottovalutata diamole luce. 

18 novembre ore 10:30 

 

"La gente ride e si diverte ma il mio dolore resta"

3° domenica di Novembre Giornata nazionale delle vittime della strada. Una mostruosità che nessuno pensa possa riguardare la propria dimensione personale. Eppure accade tutti i giorni in tutta Italia a tutte le ore a 17 persone e a 17 famiglie. Tutti i giorni si consuma un'epidemia di omicidi o di folli suicidi dovute a condotte irresponsabili. 

L'associazione italiana familiari di Vittime della strada invita tutti coloro in grado di raccogliere questo messaggio di civiltà a fare resistenza ed opposizione a questa prospettiva di motificazione civile, perchè fermare la strage stradale si può. Impegniamoci tutti a dare GIUSTIZIA ai superstiti. Precedenza alla vita sempre.

 

Responsabile AIFVS Salerno - Cilento

 

 

 

 

 

Cilento: Giornata Mondiale del Ricordo vittime della strada. Il grido della resp. Teresa Astone

Domenica 15 novembre 2020 ricorre la “Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada” (WDR). Una data entrata ufficialmente nella storia italiana il 29 dicembre del 2017, con la legge n. 227.
Una strage purtroppo ” DIMENTICATA E SOTTOVALUTATA”

Più del doppio del numero dei morti nei campi di sterminio . Diciotto volte il numero dei morti della guerra di Corea . Diciassette volte il numero dei morti della guerra del Vietnam.
Centotrenta volte il numero dei morti della strage di Hiroshima.
La guerra dei cent’anni in una settimana
Le crociate in meno di trenta secondi.
La terza Guerra Mondiale che NESSUNO si è preoccupato di dichiarare. OMICIDI STRADALI!

Quest’anno purtroppo a causa del Covid e (zona rossa) la sede aifvs onlus e Progetti Per Deby onlus _ AIFVS-SALERNO E CILENTO ricorderà simbolicamente tutte le vittime della strada accendendo una candela bianca in memoria delle tante, troppe vittime della strada.
Perché la strage non venga sottovalutata diamole Luce.

Anche quest anno, le strade sono state teatro di drammatici incidenti stradali nei quali la protagonista assoluta è stata la morte di tante vite. Di fronte alla morte e al dolore delle famiglie, il rispetto non deve mai venire meno, e non possiamo nascondere certe responsabilità.

“Si possono togliere tutte le curve dalle strade, tutti gli ostacoli, ma la responsabilità comunque di chi si mette al volante e di chi siede con lui:i passeggeri, come ho avuto modo di dire tante volte, è di avere il diritto-dovere di costringere chi sta guidando a moderare la velocità o di costringerlo a fermarsi.
Non è sufficiente invitare i giovani ad andare piano alla guida di un mezzo o a non bere se si deve guidare . Non è sufficiente se nessuno ha insegnato loro il valore della vita. La vita è fatta anche di limiti e di regole da rispettare.
I nostri giovani dovrebbero imparare a conoscerli prima che il senso di onnipotenza, sotto forma di acceleratore li trascini verso la morte.
Poi sarà troppo tardi tornare indietro, non si torna indietro mai più. Attenzione ragazzi e mettete sempre in moto la voglia di vita”. È il grido della responsabile aifvs onlus Salerno e Cilento e Presidente Progetti per Deby onlus, Teresa Astone.

 

http://cilentochannel.com/articoli_giornale/giornata-mondiale-del-ricordo-vittime-della-strada-il-grido-della-resp-teresa-astone/

Agropoli:

oggi Debora Radano avrebbe compiuto 27anni.

Ecco la commovente lettera della madre

Spero che tutti gli angeli già siano uniti in coro per cantare: tanti auguri a te

Sono trascorsi 10 anni dalla morte di Debora Radano, la studentessa di Eredita scomparsa in un incidente stradale il 17 giugno del 2008. 
 Una sofferenza che mi ha  spinto come madre, a combattere nel tentativo di sensibilizzare i giovani a dare importanza alla vita. Ed è proprio  da 10 anni che sono  responsabile della sede dell’A.I.F.V.S. Salerno e provincia e presidente dell'associazione intitolata “Progetti per Deby”. 
“Inesorabile torna una data a ricordarti ciò che non è più. Eh si, oggi è il tuo compleanno angelo mio. Su una torta sarebbero state spente 27 candeline – questa  lettera  che riporto integralmente a seguire spero  vale come monito per tutti i giovani, e non solo, conducenti stradali.
A pensarci bene tutto sembra essere iniziato da te, forse perché il resto non era importante o forse, semplicemente, perché non era te. La mia vita è iniziata nel preciso istante in cui con il tuo pianto, sei venuta al mondo, con il tuo cuoricino che batteva sul mio quando ti ho stretta fra le braccia. In quell’attimo, ci siamo guardate e abbiamo capito che ce l’avevamo fatta, che era tutto vero e che questa gioia indescrivibile aveva colpito le nostre vite. Uno sguardo che ha sostituito le parole, spazzato via le paure ed aperto le porte ai sentimenti. Quelli veri. Quelli mai provati prima.
Quel giorno mi hai regalato l’amore figlia mia, quello puro, semplice che non ammette “ma” o “se”, quello che, fra le insidie e le difficoltà della vita, mi ricorda sempre il significato di quello che ho e che cercherò di non perdere mai. Avrei voluto tutto per te, bambina mia. Tutto il meglio che non hai potuto avere.  Mentre riempio questo foglio con l’inchiostro, i pensieri mi confondono poiché mai avrei pensato di scrivere una lettera il giorno del tuo compleanno, lo stesso giorno in cui, queste parole avrei potuto dirtele guardando i tuoi bellissimi occhi.  E le lacrime, ora scendono inarrestabili.
Questo potrebbe rendermi stupida poiché so che non ci sei e che forse mai leggerai ma non voglio nascondere i miei sentimenti. Mi rendo conto di essere profondamente esagerata, di dover imparare da chi la vita la prende con leggerezza, ma la realtà è che ho paura, amore mio. Ho una paura tremenda. Paura di dimenticare con l’età che avanza  i nostri pochi o tanti ricordi, di non saper mantenere la promessa fatta in quegli ultimi istanti, di non essere all’altezza, di non riuscire a fare abbastanza, paura di non darti troppo, paura del mondo, della vita e della morte. E per questo trattengo le parole su un foglio affinché io non scordi, affinché non dimentichi.  Ma ho anche capito che non accadrà mai poiché la mia guida si chiama amore.
Ogni anno pensi di potercela fare ma poi la mezzanotte arriva inesorabile e scatta ‘il giorno del dolore’. Mia Figlia non è qui e non posso festeggiarla, non posso abbracciarla. Un compleanno in Cielo è una cosa triste.  Piccola mia, ho fatto degli errori, sai? Avrei dovuto trovare più forza, avrei dovuto perdonarmi prima di non averti saputo custodire alla vita, avrei dovuto renderti fiera di me e della mia forza, ma non ce la facevo, il dolore mi portava con se. Ma ora sono la mamma di un Angelo e devo trovare la forza di crederci, devo parlarti, amarti, coccolarti come se fossi qui. Grazie per ogni piccolo miracolo che mi fa credere agli angeli. La tua assenza ed il pensiero di te mi hanno reso una donna un po’ "così-così". Ma ti sento con me sempre e tu con la fede, l’amore e l’amicizia mi dai la grinta per sorridere, la forza di sopportare e il coraggio per non mollare, anche la voglia di crederci ancora e dare un senso a questa vita. Tutto ciò non scivolerà via con delle lacrime.
Il mio regalo oggi sono solo fiori  e un collage di foto; altro non posso che i  nostri ricordi. Tu vivi ancora. Spero che tutti gli angeli già siano uniti in coro per cantare: tanti auguri a te. Buon compleanno Debora, buon compleanno vita mia”.

- Il risarcimento del danno non patrimoniale -

 

Il danno alla persona in linea generale, ed in modo particolare la perdita di una persona umana, è sostanzialmente non risarcibile, dal momento che la vita è un bene senza prezzo.

La funzione del risarcimento dunque è quella di assicurare al danneggiato una utilità sostitutiva che compensi, per quanto possibile, le sofferenze morali e psichiche ricevute.

Il danno ad oggi si caratterizza per una struttura bipolare, differenziandosi in

Danno patrimoniale (art. 2043 c.c.) e

Danno non patrimoniale (art. 2059 c.c.), quest’ultimo a sua volta può essere scomposto in danno morale soggettivo, danno biologico in senso stretto e danno derivante dalla lesione di altri interessi costituzionalmente garantiti.

Invero su tale ultima ripartizione la Suprema Corte ha in più riprese evidenziato che il danno non patrimoniale non è suscettibile di divisione in categorie, in quanto consiste nella compromissione di natura non patrimoniale che un soggetto può avere ricevuto in seguito a un fatto illecito. La Corte di Cassazione contesta la divisione in categorie del danno non patrimoniale, tuttavia non esclude che le stesse possano essere utilizzate per meglio descrivere il tipo di danno non patrimoniale che un soggetto ha ricevuto. Di conseguenza si potranno chiedere i danni non patrimoniali, secondo la combinazione degli articoli 2043 e 2059 del codice civile, magari distinguendoli anche in categorie per meglio evidenziarli, ma questo non vuol dire che il danno non patrimoniale è suscettibile di essere diviso in categorie.

Il danno non patrimoniale è unico, più saranno i pregiudizi astrattamente riportabili a quelle categorie più sarà intenso.

Potrebbe infatti capitare che una persona in seguito ad un reato abbia riportato delle lesioni, delle sofferenze, che la costringano a svolgere una vita diversa rispetto a quella condotta in precedenza. Tali danni potranno definirsi come biologici, morali, esistenziali, quello che rileva è che tale qualificazione inciderà solo sulla gravità del danno non patrimoniale, non costituendo invece una diversa indicazione specifica di differenti pregiudizi di natura non patrimoniale subiti dal danneggiato.

Lo studio “Iaione and Partners”, fiduciario AIFVS Italia (Associazione italiana familiari e vittime della strada) avendo maturato una pluriennale esperienza in ambito di risarcimento del danno, avendo patrocinato per innumerevoli familiari di vittime della strada, potrà fornire ogni consulenza ed assistenza processuale ai familiari ed alle vittime di reato.

RISARCIMENTO DEL DANNO

ANCHE AI CONVIVENTI IN CASO DI MORTE DEL CONIUGE

La nozione di convivenza di fatto, intesa come un rapporto di fatto che si caratterizzi, oltre che per l’esistenza di una relazione affettiva consolidata, per la spontanea assunzione di diritti ed obblighi, tali da darle una stabilità assimilabile a quella coniugale, trova ora il suo supporto normativo nella legge n. 76 del 2016, che all’art. 1, definisce i conviventi di fatto come  “due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile”.  Quindi, per la sua costituzione dovrebbe essere necessaria la sola convivenza stabile nonché, per il solo accertamento, l’iscrizione nell’anagrafe del comune di residenza. 

Ed è sulla scorta di tanto che la Cassazione con ordinanza n. 9178/17, ha statuito che se uno dei due muore in un incidente stradale l’altro va risarcito come se fosse un coniuge superstite.

Tanto, anche nel caso in cui al momento dell’occorso sinistro, le parti risiedono in case diverse. Sicché, la coabitazione - finora indicata come un indice rilevante e ricorrente dell’esistenza di una famiglia di fatto, individuando l’esistenza di una casa comune all’interno della quale si svolge il programma di vita comune, non è più ritenuta un elemento imprescindibile.

L’AIFVS è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari – anche conviventi come su detto - di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

 

Orfani di crimini domestici

Legge 11 gennaio 2018, n. 4

«Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici» - G.U. 1 febbraio 2018, n. 26

La legge in esame introduce una serie di disposizioni in ambito civile, penale e amministrativo, volte a rafforzare la tutela degli orfani per crimini domestici.
Ai fini che qui rilevano, quanto al codice penale, viene ampliata la portata dell’aggravante prevista dall’art. 577 c.p. per il delitto di omicidio doloso; la previsione del comma 1 (punita con l’ergastolo) abbraccia ora anche il caso in cui il fatto sia commesso «contro il coniuge, anche legalmente separato, contro l’altra parte dell’unione civile o contro la persona legata al colpevole da relazione affettiva e con esso stabilmente convivente»; l’ipotesi del comma 2 (punita con la reclusione da ventiquattro a trent’anni) considera anche il coniuge «divorziato, l’altra parte dell’unione civile, ove cessata».

Numerose sono le novità introdotte sul fronte processuale. In primo luogo, va menzionata una nuova ipotesi di sequestro conservativo: ai sensi del nuovo comma 1-bis dell’art. 316 c.p.p., «quando procede per il delitto di omicidio commesso contro il coniuge, anche legalmente separato o divorziato, contro l’altra parte dell’unione civile, anche se l’unione civile è cessata, o contro la persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza, il pubblico ministero rileva la presenza di figli della vittima minorenni o maggiorenni economicamente non autosufficienti e, in ogni stato e grado del procedimento, chiede il sequestro conservativo dei beni di cui al comma 1, a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli delle vittime». Ancora, a norma del nuovo comma 2 bis dell’art. 539 c.p.p., quando si procede per l’omicidio del coniuge, anche legalmente separato o divorziato, dell’altra parte dell’unione civile, anche se l’unione civile è cessata, o della persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza, con la sentenza di condanna, il giudice rilevata la presenza di figli della vittima minorenni o maggiorenni economicamente non auto- sufficienti, costituiti come parte civile, provvede, anche d’ufficio, all’assegnazione di una provvisionale in loro favore, in misura non inferiore al 50 per cento del presumibile danno, da liquidare in separato giudizio civile. In deroga all’art. 320, comma 1, c.p.p., nel caso vi siano beni dell’imputato già sottoposti a sequestro conservativo il sequestro si converte in pignoramento con la sentenza di condanna in primo grado, nei limiti della provvisionale accordata.

Infine, all’art. 76 d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 viene introdotto il comma 4-quater, che prevede la possibilità di ammissione al patrocinio a spese dello Stato anche in deroga ai limiti di reddito, in favore dei figli minori o i figli maggiorenni economicamente non autosufficienti rimasti orfani di un genitore a seguito di omicidio commesso in danno dello stesso genitore dal coniuge, anche legalmente separato o divorziato, dall’altra parte dell’unione civile, anche se l’unione civile è cessata, o dalla persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza.

 

Fonte: “Diritto penale e processo” mensile di giurisprudenza, legislazione e dottrina, n. 3/18 pag. 333.

Nuovi parametri per calcolo risarcimento danni (ItaliaOggi) 

Tragico incidente con la moto, muore 39enne di Scafati

9 aprile 2018

 

Tragedia in serata a Boscotrecase dove un 39enne di Scafati è morto in seguito ad un incidente stradale con la moto. Fatale l’impatto con l’asfalto: il ragazzo stava percorrendo Via Panoramica quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del veicolo facendo un balzo per diversi metri. Inutule l’intervento dei soccorsi che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I rilievi sono stati invece affidati ai Carabinieri.

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

Il dramma di Mauro: incidente fatale mentre tornava a casa da moglie e bambino

 

Si chiamava Mauro Ciaramella il 36enne di Afragola tragicamente morto, nella notte tra venerdì e sabato, in un incidente avvenuto sull'Autostrada del Sole, l'A1.

Ciaramella stava ritornando a casa per trascorrere le festività pasquali con la famiglia: lascia la moglie, Elena, ed un bimbo di soli due anni.

Non è mai ritornato dai suoi, il 36enne. Viaggiava a bordo di un'Audi quando, per cause ancora da chiarire, si è scontrato con un tir che procedeva alla sua destra. L'impatto è avvenuto intorno alle 5 di sabato mattina, all'altezza di Colfelice. La sua vettura si è piegata sotto il posteriore del mezzo pesante, non lasciandogli scampo.

 

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

 

Incidente con lo scooter: muore postino salernitano a Milano

21 marzo 2018

 

Un terribile schianto auto – scooter mentre si recava a lavoro. Così è morto Bernardo Marrazzo, 41 anni, portalettere, mentre svolgeva il suo servizio di postino a bordo di uno scooter, è stato urtato da un’auto, riportando un grave trauma cranico. Probabilmente il violento scontro è accaduto in prossimità di un incrocio.L’uomo è stato ricoverato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda, è morto nel pomeriggio di lunedì in seguito alle lesioni riportate. Il 41enne era originario di Pagani, si era trasferito in provincia di Milano per lavoro. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente e sul fatto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri. Entrambi i mezzi sono stati sottoposti sotto sequestro, sul corpo della vittima sarà effettuata l’autopsia.

 

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

Auto sbanda si ribalta a Campagna: muore ragazzo di 19 anni

Auto sbanda si ribalta a Campagna: muore ragazzo di 19 anni

L'incidente si è verificato, lungo la strada statale 195 che collega le frazioni Quadrivio e Puglietta. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 e i vigili del fuoco 

Tragedia, lungo la strada statale 195 che collega le frazioni Quadrivio Puglietta di Campagna, dove si è verificato un grave incidente stradale.

La dinamica

Un 19enne del posto, che era alla guida della sua automobile (Fiat Panda), è uscito fuori dalla carreggiata andandosi a schiantare contro un muro. Nel violento impatto la vettura si è anche capovolta. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco che, senza non poche difficoltà, lo hanno estratto dalle lamiere. Immediato il trasporto all’ospedale di Eboli grazie all’intervento di un’ambulanza del 118. Il giovane, Gregorio Esposito, purtroppo è deceduto questa mattina a causa delle gravi ferite riportate. Lascia i genitori due sorelle. Sotto choc tutti i familiari, gli amici e i compagni di scuola.

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

 


 

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Incidente tra due auto sull'A2 a San Mango Piemonte: 25enne muore il giorno del compleanno - 28 gennaio 2018

Ancora sangue sulle strade della provincia di Salerno. Alle prime luci dell’alba, nei pressi dell’uscita autostradale di San Mango Piemonte, due automobili (una Lancia Y e una Audi) si sono scontrate per cause in corso di accertamento. L’impatto è stato violentissimo ed ha provocato la morte di un ragazzo di Calvanico e di un uomo di Battipaglia. Si tratta di Francesco Merola, 25 anni, e di Carmine Moretta, 68 anni. Merola, che pare abbia imboccato l'autostrada contromano, avrebbe festeggiato oggi il suo compleanno.

Sul posto sono giunte le ambulanze della Croce Bianca, che hanno tentato di rianimare le due vittime dell’incidente, ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare.

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.



 

 

Incidente stradale, muore Antonio D'Alterio, di Villaricca.
 

Tragedia della strada tra Cassino e Formia. Tre persone hanno perso la vita in uno scontro tra una Volkswagen e una Bmv. A perdere la vita Antonio D’Alterio, 30 anni, residente a San Giorgio a Liri. Lascia due figli. Nell'incidente stradale avvenuto nella notte tra sabato e domenica hanno perso la vita Gianluca Domenicone, 21 anni e Franco Nardone, 44 anni.

Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di D'Alterio a Villaricca.

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi, con cui i familiari saranno tutelati sia nel processo penale per richiedere la condanna nei confronti del colpevole sia in sede civile per ottenere il risarcimento materiale e morale dei danni sofferti.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione o del Fondo vittime della strada (Consap) in caso di utente sprovvisto di assicurazione o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

 

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Ancora un tragico sinistro sulle strade salernitane.

A perdere la vita un giovane di 36 anni, cameriere presso un esercizio di ristorazione situato all’interno del centro commerciale “Maximall”, che con la sua auto si è schiantato improvvisamente contro un albero.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso. Dai primi accertamenti sulla salma della vittima è emerso che il conducente dell’auto aveva un tasso alcolemico di oltre 2 g/l, ovvero di gran lunga superiore a quello consentito. E’ molto probabile, quindi, che il giovane abbia perso il controllo della vettura a causa dell’alta velocità.

Non si può morire in questo modo.

Mettersi alla guida dopo aver bevuto sostanze alcolemiche può essere molto rischioso, una lotta che da sempre sta cercando di combattere l’AIFVS.

L’AIFVS Salerno è sempre al fianco delle vittime della strada e dei familiari di chi ha perso un proprio caro in un incidente mortale con propri avvocati e psicologi e prima consulenza gratuita.

L’AIFVS Salerno tutela le vittime e i morti per incidenti stradali e loro familiari su tutto il territorio regionale e nazionale offrendo una prima consulenza gratuita con avvocati esperti di diritto penale e civile che valuteranno la necessità di richiedere una condanna per il responsabile dell’incidente e con la costituzione di parte civile per chiedere il risarcimento dei danni per i familiari con la chiamata in causa dell’Assicurazione e del Fondo vittime della strada (Consap) o dell’Uci in caso di conducente veicolo straniero.

 

 

 

 

Capaccio: nel 2010 morì in incidente stradale, condannata amica che guidava.

Morì in un tragico incidente stradale di notte, a Battipaglia, nel 2010: per il decesso della 32enne Emanuela Polito  di Capaccio Paestum, il giudice monocratico del Tribunale di Salerno, Antonio Cantillo, nel dispositivo reso il 19 luglio scorso, ha emesso sentenza di condanna ad 8 mesi di reclusione, per omicidio colposo, nei confronti di Giusi Foglia, cui è stata sospesa anche la patente di guida per un anno.
A renderlo noto, in una nota stampa, l’A.I.F.V.S. (Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada), la cui presidente della sezione di Salerno, Teresa Astone, ha espresso “profonda vicinanza affettiva alla famiglia Polito in questo giorno di giustizia e ricordo per chi non c’è più”.
La tragedia avvenne la notte del 19 settembre del 2010, verso le ore 1:15, quando lungo la tortuosa Via Spineta Mare, che da Battipaglia conduce al lungomare, Emanuela morì a seguito di tragico scontro frontale tra due automobili. La giovane viveva a Firenze, ma la cui famiglia risiede in località Varolato.
Il sinistro avvenne nei pressi della nota pizzeria ‘La Fabbrica dei Sapori’, dove la giovane, a bordo di una Toyota Yaris guidata dall’imputata Giusi Foglia, finì nel canale che costeggia la strada dopo un violento impatto con una Seat Leon, che procedeva in senso opposto (il conducente, Alfonso Trotta, ha patteggiato e la sue posizione è stata così stralciata).
A bordo della Yaris, insieme ad Emanuela e Giusi, vi erano altre due amiche, tutte capaccesi, che riportarono escoriazioni e ferite varie. Emanuela morì sul colpo: la giovane era tornata a casa per un periodo di vacanza ed aveva trascorso l’ultimo sabato sera in compagnia delle amiche di sempre, prima di far ritorno in Toscana.
I familiari, assistiti dall’avv. Gianluca Iaione, fiduciario dell’A.I.F.V.S., oltre a richiedere la condanna penale a carico di Giusi Foglia, hanno ottenuto anche il risarcimento dei danni, unitamente alla società Unipol Assicurazioni S.p.a. condannata in solido.

AGROPOLI VIOLENTA,

PARLA TERESA ASTONE PRESIDENTE ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA STRADA: “SUL LUNGOMARE PRENDETE PROVVEDIMENTI IERI STAVA SCAPPANDO LA TRAGEDIA”.

 

Si è ai limiti la misura e colma. Auto e mezzi di piccola e grossa cilindrata impazzano per le vie di Agropoli mettendo a rischio la vita propria e delle persone.

Il lungomare san Marco,Via Risorgimento,il porto,via Pio X e via Belvedere(quella di trentova) le strade in cui si scatenano di più.Una vergogna,uno scandalo. Nessun controllo,nessuna multa,nessun provvedimento dell’amministrazione comunale il cui silenzio e immobilismo sta diventando irritante. La tragedia è dietro l’angolo. Ormai turisti e agropolesi non escono più in special modo di sera con un contraccolpo economico senza precedenti. Impossibile passeggiare in special modo sul lungomare ancora più impossibile raggiungere il centro dove c’è l’isola pedonale perchè si rischia di essere travolti in ogni momento e se non si chiude di sera almeno fino alle 2.00 l’ingresso alla movida del porto li ci scappa di sicuro il morto con i tanti giovani fermi e le auto e moto che all’impazzata scendono da via Mazzini, il tutto con il silenzio dell’amministrazione comunale che sarà responsabile delle prossime tragedie. A scendere in campo è l’associazione delle vittime della strada. La presidente Teresa Astone fa sentire la propria voce e lo fa dopo l’ennesimo episodio: “Chiedere più controlli sulle strade è un nostro sacro santo diritto. Detto questo, ieri sera ero per una passeggiata ad Agropoli con la mia famiglia. Lungomare San Marco una pista da corsa. Alla guida di mezzi persone indisciplinate.Ma il piu assurdo un pazzo alla guida di un mezzo,forse si era dimenticato di stare in una zona urbana e la sua corsa rientrava a far parte del circuito di Monza. Per poco non ci è scappato il morto. Una persona stava attraversando la strada sotto i miei occhi e grazie ad un altra che l’ha tirata per un braccio si è salvata. Mi chiedo e vi chiedo come Responsabile  associazione vittime della strada cosa bisogna aspettare che ci scappi prima il morto? La tragedia?Avrei preso volentieri la targa di questo imbecille e l’avrei anche pubblicata volentieri ma andava talmente veloce che non ci sono riuscita.Queste sono cose che si segnalano puntualmente ma non si vedono risultati e ne si prendono i dovuti provvedimenti. Abbiamo chiesto più volte di attuare zone di un limite di 30 e telecamere. Ma il nostro dire viene puntualmente inascoltato So bene che le forze dell’ordine sono impegnate per tanto altro. Chi è che deve vigilare? Cortesemente chiediamo che ci venga data una risposta al più presto.” L’associazione dunque prende posizione netta e scende in campo per alzare la voce visto il silenzio delle istituzioni: “È il mio dovere dirlo e gridarlo, oltre che essere responsabile di un associazione ho il sacro santo diritto come cittadina di tutelare la vita umana -prosegue Teresa Astone – a  breve farò un esposto che porterò a tutte le sedi competenti”.Agropolesi e turisti abbandonati e in balia di questi delinquenti i quali seminano il panico continuamente soprattutto con auto e  moto di grossa cilindrata e magari molti di loro pieni di cocaina e alcol. Sergio Vessicchio

 

http://www.agropolinews.it/agropoli/agropoli-violenta-parla-teresa-astone-presidente-associazione-vittime-della-strada-sul-lungomare-prendete-provvedimenti-ieri-stava-scappando-la-tragedia/ 

Teatro Augusteo - "Un fiore sull'asfalto: per non dimenticare"

19 DICEMBRE 2016 

 

TEATRO AUGUSTEO - SALERNO 

AIFVS - ISTITUTO "TRANI-MOSCATI" DI SALERNO-ASSESSORATO ALLA P.I. COMUNE DI SALERNO

ORGANIZZANO L'INCONTRO SUL TEMA

 

"UN FIORE SULL'ASFALTO: PER NON DIMENTICARE" 

ore 9:30 - 12:00 

 

Domenica 20 Novembre, in occasione della Giornata del Ricordo delle Vittime della Strada (che capita ogni terza domenica di novembre), prima dell’inizio della partita tra ASD Progetti Per Deby e Progetto Sarno Futsal, valida per il Campionato Femminile di Calcio a 5 serie C, Girone C, la squadra di casa organizzerà una manifestazione che prevede l’ingresso in campo delle atlete con striscioni raffiguranti le foto delle Vittime della Strada di Salerno e dei comuni cilentani.

Un forte messaggio da parte del Presidente AIFVS (Associazione familiari e vittime della strada) Salerno, Teresa Astone, nonché responsabile dell’associazione Progetti per Deby.

Con questa iniziativa si vuole esprimere tramite lo sport “indignazione per le stragi stradali e ricordare che la distrazione può far perdere la partita, ma sulla strada può far perdere la vita”. L’iniziativa prenderà il via alle 17.30 presso l’impianto sportivo Dribbling di Agropoli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AIFVS vicina alle vittime di Freginals (Tarragona).

Alla luce dell’ordinanza di archiviazione dell’ 9.11.2016, del procedimento a carico dell’autista del bus, che nella mattinata del 20 marzo di quest’anno, si è schiantato contro un guardrail all’altezza della Nazionale AP-7, ribaltandosi completamente, causando la morte di 13 studentesse Erasmus, ben 7 erano italiane, l’AIFVS è vicina alle famiglie delle vittime, pronta ad essere in qualsiasi modo d’aiuto, potendo fornire, in particolare, anche e soprattutto assistenza legale e supporto pscicologico.

Dalla lettura delle maggiori testate giornalistiche, si evince che, parecchie sono le falle, riscontratesi sia nella conduzione delle indagini, che nella pronuncia del giudice delle indagini preliminari di Amposta, Gloria Granell Rul.

Da chiarire, in primis, è sicuramente la posizione dell’autista, unico imputato.

Secondo la stampa locale, il medesimo, nell’immediatezza dell’accaduto, avrebbe ammesso di essersi addormentato (“lo siento, me he dormido”). Lo stesso conducente, doveva comparire davanti al giudice, per essere interrogato, tuttavia, a causa delle sue cattive condizioni di salute, l’interrogatorio è stato prima rinviato e successivamente annullato.

Il punctum dolens è appunto questo, dal momento che il decisum del magistrato, ruota proprio intorno alla responsabilità dell’autista, escludendo, riferisce l'agenzia spagnola Efe, che l'incidente sia stato dovuto a problemi meccanici o alla sua guida imprudente. Il decidente infatti, ha ritenuto che il guidatore, rimasto gravemente ferito nell'incidente, circolava alla velocità massima consentita di 100 km/h e aveva rispettato i tempi di riposo regolamentari, nonostante la polizia avesse rilevato, grazie alla scatola nera del bus, diversi cambiamenti di velocità prima dello schianto. Non si comprende dunque, come il giudice sia giunto a tali conclusioni, senza far riferimento alle parole del soggetto chiave dell’intero procedimento, l’autista.

 

Lungi dall’essere eccessivamente prolissi ed accusatori, l’AIFVS, da sempre impegnata nella lotta contro l’approssimazione dilaniante nelle aule dei tribunali, relativamente ad indagini che vedono coinvolte vittime di incidenti stradali, chiede che sulla faccenda, venga fatta chiarezza e soprattutto “giustizia”. Lo meritano i familiari ma prima di tutti, le stesse vittime. 

OMICIDIO STRADALE, SENTENZA USA: CONDUCENTE CONDANNATO A 42 ANNI. PROVOCÒ LA MORTE DELL’ITALIANA ALICE GRUPPIONI

 

 

LOS ANGELES – Negli Stati Uniti il conducente che aveva provocato  l’incidente stradale in cui morì l’imprenditrice bolognese Alice Gruppioni, 32 anni, in viaggio di nozze, è stato condannato a 42 anni. La notizia arriva quando sono ancora vive, in Italia, le polemiche sui ritardi della nostra legislazione, che non consente di punire severamente chi al volante provoca la morte di qualcuno. E il cui atto dovrebbe essere punito con un reato che ancora non cè: l’omicidio stradale.

E’ stato condannato a 42 anni di galera, una pena inconcepibile per il nostro ordinamento, sempre ‘buonista’ nei confronti dei delinquenti. Per il giudice della Superior Court di Los Angeles Kathryn Solorzano, Nathan Campbell, l’investitore omicida, non solo era consapevole di stare per travolgere la folla e uccidere Alice Gruppioni, l`imprenditrice bolognese di 32 anni in viaggio di nozze in California. Ma non si è neppure pentito abbastanza. Per questo è stato condannato praticamente all’ergastolo, con i primi 42 anni di carcere blindati, senza possibilità  di chiedere alcun alleggerimento della pena. In Italia, una pena del genere non è mai stata inflitta, al massimo si arriva a 21 anni di reclusione se il guidatore è accusato di omicidio volontario.

DOLO O COLPA – I giudici si trovano sempre di fronte davanti a un problema giuridico difficile da superare: stabilire il confine tra dolo eventuale e colpa cosciente. Il reato contestato normalmente in caso d`incidente è infatti l`omicidio colposo, che prevede una pena base che va dai 2 ai 7 anni. Aumentata da 3 a 10 anni se l`omicidio colposo è commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale con le aggravanti della guida in stato d’ebbrezza o sotto l`effetto di stupefacenti. Dimostrare che si tratti di reati dolosi, invece, non è semplice. Ricordo che lo scorso marzo la Cassazione ha annullato la condanna a 21 anni a carico dell’`imprenditore albanese che, nell`agosto 2011, percorrendo contromano l’autostrada travolse e uccise 4 ragazzi francesi.

GOVERNO – Il governo Renzi da tempo promette l`introduzione del reato di omicidio stradale, con pene innalzate fino a 12 anni per chi provoca un incidente mortale sotto gli effetti di alcol o droga e l’ergastolo della patente. Ma alle promesse non sono seguiti ancora fatti concreti. Dovremo prendere esempio dagli Usa per questo caso specifico. Normalmente l’Italia importa abitudini inutili e talvolta dannose: una volta tanto la legge americana potrebbe essere d’esempio per fare giustizia quando vengono colpite vittime innocenti con famiglie che non sempre vengono risarcite adeguatamente.

fonti:http://www.firenzepost.it/2015/09/27/omicidio-stradale-sentenza-usa-conducente-condannato-a-42-anni-provoco-la-morte-dellitaliana-alice-gruppioni/

 

L’ AIFVS scrive ai comuni di Ogliastro e Prignano. Statua di Padre Pio? Perchè?

 

“Crisi”: quante volte abbiamo sentito ripetere questa parola negli ultimi anni? Eppure sembra che quando ci sia da sperperare il denaro pubblico, ecco che la suddetta va a farsi benedire. È fresca la notizia dell’approvazione del protocollo di intesa tra i comuni di Ogliastro Cilento e Prignano Cilento per la realizzazione di un luogo di culto dedicato a Padre Pio. L’aspetto sicuramente più bizzarro della vicenda, nella sua totale assurdità, risiede nell’ammontare della somma erogata e nelle proporzioni che tale, imponente, costruzione assumerà: stiamo parlando di una statua di 70 metri di altezza del valore di 150.000.000 €. Quale contestualizzazione, quale ritorno e quale impatto può avere una simile struttura in un centro abitato che conta appena duemila anime? Da dove provengono i fondi previsti dalla delibera e chi sarà a gestirli? Quale l’organo preposto al controllo e alla gestione dei lavori e successivamente del sito? Queste sono solo alcune delle domande irrisolte che la sottoscritta Teresa Astone, responsabile dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Salerno, pone a chi ha avanzato, e poi approvato, una proposta così folle nei suoi connotati. Quando poi si legge nella nota << che tale idea ha trovato favore popolare ingenerando legittime aspettative per la concreta realizzazione dell’intero progetto >>, ecco che un misto tra sorrisi amari e rassegnazione fa da contorto a tanta, troppa indignazione. Quando è stata convocata una riunione per avere un riscontro della cittadinanza? Quando la popolazione si è mostrata favorevole all’installazione di questa statua? Al contrario, un popolo con criterio, senso di responsabilità e munito di intelletto avrebbe ben rivendicato l’utilizzo di questi fondi per opere di un’urgenza “appena” più marcata. Basti pensare alla situazione a dir poco indecente delle nostre strade, alla sicurezza dei cittadini messa continuamente a repentaglio dalla noncuranza e dall’approssimazione di una classe politica sempre meno attenta alle reali esigenze. Vi era in progetto anche un monumento per le vittime della strada nel Cilento per ricordare le nostre vittime e neanche quello si è mai realizzato. Troppo facile manifestare il proprio cordoglio quando è troppo tardi.. Quanti lampioni con 150 milioni di euro? Quante strade potrebbero essere messe a norma? Quante zone 30 nelle aree urbane? E soprattutto, quante vite potrebbero essere salvate adoperando un po’ di buon senso? Credo che Padre Pio abbia a cuore la vita umana prima di ogni altra cosa, ancor prima di un freddo e gelido monumento in sua memoria.

Se vuoi ricevere gratuitamente notizie su L' AIFVS scrive ai comuni di Ogliastro e Prignano. Statua di Padre Pio Perchè? lascia il tuo indirizzo email  e iscriviti

 

 

Fonte : http://www.cilentolive.com/agropoli/l-aifvs-scrive-ai-comuni-di-ogliastro-e-prignano-statua-di-padre-pio-perche/

 

Basta un attimo per salvare una vita

 

Chiedo solo pochi secondi del tuo prezioso tempo, per farti conoscere la nostra associazione e l’instancabile attività di volontariato a servizio del prossimo.

Troppi morti sulle strade, troppe vite spezzate, famiglie distrutte e il bilancio che a livello nazionale e nella nostra provincia dobbiamo a volte con colpevole indifferenza ascoltare come se fossero dei numeri da dimenticare in fretta. Dietro quei numeri: vite, sorrisi, a volte bambini, che non vedremo più.

Si muore troppo sulle nostre strade. Non  chiedo niente, solo attenzione alla vita degli altri e magari partecipazione alle nostre iniziative anche come semplici spettatori. Difendiamo insieme la legalità sulle strade.

 

Io sono Teresa, una madre che ha perso la propria figlia di 16 anni in un incidente stradale causato dalla condotta criminale di un motociclista. Sono da allora responsabile di sede dell’ AIFVS e da allora metto a disposizione delle altre vittime della strada il mio aiuto trasformato in volontà e ricerca di giustizia. Vi illustro di seguito tutto l’impegno profuso dall’AIFVS per la tutela dei più deboli, invitandovi a chiamare o a sciverci per offrirci il vostro sostegno.  

   

L'AIFVS per raggiungere il suo scopo di dare giustizia ai superstiti offre un servizio di assistenza legale a particolare convenzione con avvocati di comprovata esperienza, che hanno fatto la scelta di non difendere imputati di reati stradali e che curano in modo approfondito la propria formazione con la partecipazione assidua a seminari e corsi di aggiornamento ed in particolar modo alle occasioni di formazione professionale promosse dalla stessa  AIFVS  a livello nazionale con il patrocinio delle Istituzioni. E’ utile ricordare a tutti che tra le attività che l’AIFVS svolge a favore  dei familiari delle vittime delle stragi stradali è a disposizione di quanti lo desiderano, il servizio di  assistenza psicologica svolta dai nostri psicologi convenzionati, figure professionali competenti,  sensibili e attenti alle problematiche derivanti dalla perdita di familiari in modo così traumatico. 

 

 

Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada

 

15-16 Novembre 2014 P.zza Europa Ogliastro Cilento Con la collaborazione del "Pullman azzurro" della Polizia di Stato.

Manifestazione prefettura 2015

           Fondazione per la sicurezza stradale contro l'alcol

 

Giornata mondiale della memoria 2013

ASSICURAZIONI/ AIFVS su RC Auto: "Renzi non offenda vittime strada"

RcAuto_Tacito_Rinnovo

Roma - “Renzi non offenda le vittime della strada e decida se stare dalla loro parte o con Unipol”. In una durissima nota, il presidente dell'Associazione italiana familiari e vittime della strada (AIFVS), Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, definisce gli emendamenti sul danno da morte “un cinico regalo alle compagnie di assicurazione”. Lamodifica al sistema delle polizze RcAuto inserita nel Decreto “Destinazione Italia” è stata contestata anche da Federcarrozzieri e dall'Associazione degli esperti di infortunistica stradale (ANEIS). Sembra fatta su misura per far risparmiare le compagnie assicurative, in particolare Unipol, che controllaquasi un terzo del mercato.

“Togliere i risarcimenti ai congiunti di un defunto per metterli in mano a compagnie che hanno già due miliardi di utili è una vergogna che va bloccata - ha la presidente dell'AIFVS - Siamo esterrefatti dalla presenza di emendamenti che vorrebbero affidare la valutazione del danno da morte ad un funzionario del ministero dello Sviluppo economico sulla base della presunzione che tali valori in Europa siano più bassi”. La stessa associazione attacca la decisione di prendere “come oro colato” l'analisi della Boston Consulting Group, una società “pagata dalle compagnie, che lavora per le compagnie di assicurazioni e che ha come fonti solo le assicurazioni per arrivare a decurtare per decreto il valore della vita umana”.

Si tratta, secondo Cassanti Mastrojeni, di “scuse per sanare i bilanci di compagnie che hanno probabilmente sottostimato i loro pagamenti futuri se è vero, come è vero, che la norma proposta è addirittura retroattiva”. “Dispiace – conclude l'associazione - che uno degli emendamenti sia firmato da Ernesto Carbone, uno dei personaggi di spicco del nuovo corso Renziano che rischia, al contrario, di manifestare una collateralità nei confronti del mondo assicurativo e finanziario”. L'AIFVS ha promosso anche la Carta di Bologna che, tra i diversi punti per migliorare il sistema (in Italia prospera rigoglioso il sistema delle
 truffe) ci sono la reale indipendenza di Ivass e Antitrust, il risarcimento diretta in caso di rottamazione, la libertà di scelta del riparatore, la tutela delle Vittime con integrali risarcimenti, la libertà di scelta nelle cure, le pene certe per i pirati della strada e l'istituzione di una agenzia antifrode in campo assicurativo.

Ecco l'emendamento contestato:

Testo emendamento del 05/02/14

  

All'emendamento dei relatori 8.624, comma 1, dopo la lettera c), aggiungere la seguente:
   c-bis) dopo l'articolo 139 sono aggiunti i seguenti: 
  Art. 139-bis. – (Danno non patrimoniale da morte subito dai prossimi congiunti). – 1. In caso di decesso del danneggiato, come conseguenza di un sinistro da circolazione di veicoli a motore e natanti, è risarcibile ai sensi dell'articolo 2059 del codice civile il danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti per la perdita del rapporto parentale. Per prossimi congiunti del danneggiato si intendono il coniuge, i genitori, i figli, i fratelli e, qualora siano conviventi, gli ascendenti e i discendenti di secondo grado. 
  2. Il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti per la perdita del rapporto parentale è determinato sulla base dei valori monetari uniformi indicati nella Tabella unica nazionale emanata ai sensi dell'articolo 139-quater.
  3. In caso di decesso non contestuale al sinistro il danno non patrimoniale subito dalla vittima è risarcibile limitatamente al periodo di tempo intercorrente tra l'evento dannoso e la morte e sulla base di valori monetari giornalieri indicati dalla Tabella unica nazionale.

  Art. 139-ter. – (Danno non patrimoniale dei prossimi congiunti del macroleso). – 1. In caso di lesioni comportanti gravissime alterazioni permanenti dell'integrità psicofisica del danneggiato che richiedano l'aiuto di altre persone per la realizzazione delle attività più essenziali per la vita quotidiana, come conseguenza di un sinistro da circolazione di veicoli a motore e natanti, è risarcibile ai sensi dell'articolo 2059 del codice civile il danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti del danneggiato. 
  2. Per prossimi congiunti si intendono il coniuge non legalmente separato, i genitori e i figli, se conviventi. 
  3. Il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti del macroleso è determinato sulla base dei valori monetari uniformi indicati nella Tabella unica nazionale emanata ai sensi dell'articolo 139-quater.

  Art. 139-quater – (Tabella unica nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti). 1. Con decreto del Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro della giustizia, da emanarsi entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, si provvede alla predisposizione della Tabella unica nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti, con l'osservanza dei seguenti principi e criteri: 
   a) indicazione da parte della Tabella degli importi liquidabili diversificati in relazione ai seguenti parametri: 
    1) rapporto di coniugio o grado di parentela; 
    2) età del defunto o del macroleso; 
    3) età del congiunto avente diritto al risarcimento; 
    4) convivenza tra vittima o macroleso e congiunto; 
    5) assenza di altri congiunti conviventi; 
   b) previsione da parte della Tabella di fattori di correzione in aumento e in riduzione degli importi che considerano le circostanze familiari e personali e la possibile esistenza di circostanze eccezionali che possono essere utili per l'esatta valorizzazione del danno causato; 
   c) indicazione da parte della Tabella degli importi giornalieri liquidabili per il danno non patrimoniale subito dalla vittima in caso di decesso sopravvenuto a distanza di tempo dall'evento dannoso, prevedendo fasce di valore distinte in funzione della durata del periodo di sopravvivenza; 
   d) considerazione, in sede di predisposizione della Tabella, della necessità di risarcire in modo appropriato tale tipologia di danno, adeguando i valori economici a quelli in vigore nei principali Paesi appartenenti all'Unione Europea.

  2. Gli importi stabiliti nella tabella unica nazionale sono aggiornati annualmente, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, in misura corrispondente alla variazione dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertata dall'ISTAT. 
  3. Gli importi stabiliti dalla tabella unica nazionale si applicano a tutte le fattispecie risarcitone non ancora definite in via transattiva o con sentenza passata in giudicato, anche nel caso in cui l'evento dannoso si è già verificato al momento della sua entrata in vigore.

Omicidio stradale: Cancellieri riceve 30.000 firme per la proposta dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada di aumentare le pene non solo contro i consumatori di droga e di alcool ma anche contro chi azzarda alla guida e chi omette il soccorso

 

Roma, 29 GENNAIO – Il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri ha ricevuto presso il suo ufficio in Via Arenula la Presidente della AIFVS Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Giuseppa Cassaniti. Il Ministro che ha confermato l’ impegno a portare al Consiglio dei Ministri la proposta di riforma dell’omicidio colposo stradale ha convenuto con la Presidente della AIFVS che attualmente le pene per i criminali stradali si attestano sempre al minimo della pena e non sono congrue rispetto alla entità del danno arrecato alle vittime, non consentendo alcuna riconciliazione ed espiazione effettiva; un fatto da risolvere al più presto con un intervento legislativo d’urgenza che non introduca una fattispecie autonoma di reato doloso, ma inasprisca le pene dell’omicidio colposo e selezioni le violazioni del codice della strada in cui possa ravvisarsi azzardo e temerarietà con consapevolezza della pericolosità della condotta. 

La proposta della AIFVS, una condanna  detentiva non inferiore a 14 anni a chi :  guida in stato di alterazione psicofisica (art. 187 c.d.s.), guida in stato di ebbrezza (art. 186 c.d.s.), mancato arresto a un posto di blocco e inseguimento (art. 43 c.d.s.), le gare in velocità (art. 9 bis c.d.s.), un'elevata velocità di marcia (art. 141 C.d.S.), il passaggio col rosso da almeno due secondi (art. 146 c.d.s.), l'inversione di marcia in corrispondenza o in prossimità di intersezioni, curve e dossi (art. 154 c.d.s.), l'uso improprio di cellulari alla guida (art. 173 c.d.s.), il sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un dosso, di curve, di strisce pedonali (art. 148 c.d.s.) e la marcia contromano (art. 143 c.d.s.), quando si marcia completamente all'interno di una corsia o carreggiata destinata all'opposto senso di marcia e l'imbocco contromano deve essere stato effettuato deliberatamente e non dovuto a cause di limitata visuale.

 

La Presidente Cassaniti ha proposto al Ministro Annamaria Cancellieri sia di inserire nella riforma una condanna non inferiore a 15 anni di pena detentiva per chi uccide sulla strada e poi omette il soccorso e di estendere l’inasprimento delle pene anche a chi non uccide ma riduce le vittime in stato di coma vegetativo permanente ed in gravissimo stato di invalidità permanente, sia di fare alla Magistratura un forte richiamo affinché la nuova norma dell’omicidio stradale colposo non venga distorta ma applicata con rigore.

 

Fonte sito aifvs nazionale www.vittimestrada.org

 

OGNI ANNO SCOMPARE UN PAESE DI 5000 PERSONE:

TANTE SONO LE VITTIME DELLE STRADE ITALIANE; 300.000 SONO I FERITI, ED OLTRE 20.000 I DISABILI GRAVI PRODOTTI DA QUESTA GUERRA NON DICHIARATA.

IL PARLAMENTO EUROPEO HA CHIESTO ALL’ITALIA DI RIDURRE DEL 40% IN DIECI ANNI QUESTI NUMERI. A CIÒ LO STATO ITALIANO HA RISPOSTO CON UN SEMPRE CALANTE PRESIDIO DEL TERRITORIO E CON UN GRAVE RITARDO NELL’ADEGUAMENTO DEGLI ORGANICI DELLE FORZE DELL’ORDINE E DELLE NORME DEL CODICE DELLA STRADA.

DOPO OGNI INCIDENTE GRAVE, INIZIA UN DOLOROSO ED ESTENUANTE ITER LEGALE CHE DOVREBBE PORTARE ALLA INDIVIDUAZIONE DELLE RESPONSABILITÀ, ALLA PUNIZIONE DEI RESPONSABILI CON PENE COMMISURATE ALLA GRAVITÀ DEI LORO REATI, E AD ASSICURARE ALLE VITTIME O AI LORO FAMILIARI UN RISARCIMENTO EQUO. ANCHE IN QUESTO CAMPO L’ITALIA SI DISTINGUE NEGATIVAMENTE DAL RESTO D’EUROPA, CON UNA GIUSTIZIA APPROSSIMATIVA, CHE CALPESTA CONTINUAMENTE LA DIGNITÀ DELL’UOMO E QUEI VALORI CHE LA NOSTRA COSTITUZIONE DOVREBBE TUTELARE. I PROBLEMI DELLA SICUREZZA STRADALE E DELLA GIUSTIZIA RIGUARDANO TUTTI, NESSUNO ESCLUSO! NOI CI SIAMO UNITI PER FERMARE LA STRAGE ED AFFERMARE IL DIRITTO ALLA VITA E ALLA GIUSTIZIA. UNISCITI A NOI ! DAI IL TUO CONTRIBUTO ALLA CRESCITA DEL NOSTRO PAESE. 

 

NB: le fonti ANIA relative all'anno 2012 parlano di meno di quattromila vittime a seguito di incidenti mortali, tuttavia da sempre si registra una difficoltà a reperire dati certi sul drammatico elevato numero di vittime della strada che risulta spesso sottostimato.

Domani 9 aprile a Roma i punti della carta di Bologna diventano proposta di Legge


08/04/2014 | La protesta si fa proposta, per favorire un mercato assicurativo concorrenziale e garantire le opportunità di scelta del danneggiato e ottenere un equo risarcimento. Presenti numerosi parlamentari e associazioni

Si terrà domani 9 Aprile, a Roma, alle ore 10:00, presso l’Auletta del Gruppo parlamentari, via di Campo Marzio 74, Roma, il convegno “Più Concorrenza Più Diritti - Verso una riforma della RC Auto”, organizzato da Mobast, Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime Strada, Assoutenti, CUPSIT, Associazione Valore Uomo, OUA – Commissione Responsabilità Civile, UNARCA, SISMLA, Sportello dei Diritti.


In questa occasione i punti della carta di Bologna diventeranno una proposta di legge. La protesta scaturita dalle inique misure contenute nell’art. 8 del decreto Destinazione Italia, poi stralciate, diventerà una proposta, dove la partecipazione attiva di tante organizzazioni sarà il segno per proseguire verso una seria riforma della RC Auto.


Saranno presenti numerosi rappresentanti politici: il Dott. Cosimo Maria Ferri - Sottosegretario - Ministero Giustizia), On. Daniele Capezzone - Presidente Commissione Finanze della Camera, On. Andrea Colletti (M5S) - Commissione Giustizia - Camera, On. Marco Di Stefano (PD) - Commissione Finanze - Camera, Sen. Altero Matteoli (FI) - Presidente Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni - Senato, On Antonio Boccuzzi (PD) - Commissione Lavoro - Camera, On. Paolo Russo (FI) - Commissione Agricoltura - Camera, On. Alfonso Bonafede, Commissione Giustizia - Camera deputati (M5S).

Tra i rappresentanti delle Associazioni promotrici: Prof.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Presidente AIFVS Associazione Familiari Vittime della Strada, Dott. Furio Truzzi - Presidente Assoutenti, Dott. Stefano Mannacio - Presidente CUPSIT Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani, Davide Galli - Presidente Federcarrozzieri, Avv. Settimio Catalisano - Coordinatore Commissione Responsabilità Civile Organismo Unitario dell’Avvocatura, Avv. Marco Bona, PEOPIL - Pan European Organisation of Personal Injury Lawyers, Mario De Crescenzio- Presidente - MO BAST!, Prof. Dott. Raffaele Zinno - Segretario SISMLA Sindacato italiano specialisti medicina legale e delle assicurazioni.

 

Ecco alcune delle dichiarazioni alla vigilia di questo importante appuntamento:

“Il danneggiato deve essere libero di scegliere dove farsi curare, dove farsi riparare il veicolo, dove rivolgersi per ottenere i servizi di tutela migliori. L’assicurato Rc Auto non deve invece essere costretto ad alcun vincolo per la parte obbligatoria della polizza. Il sistema assicurativo nel nostro paese va profondamente riformato e posto un tetto alla concentrazione monopolitica oltre che vietare alle compagnie di assicurazione di avere a libro paga periti, medici e carrozzieri”. – ha dichiarato Furio Truzzi, Presidente Assoutenti.

“Non è più sopportabile varare con cadenza annuale misure tese a decurtare i risarcimenti per il danno alla persona e consolidare un oligopolio assicurativo, bisogna al contrario usare pochi e semplici strumenti proposti dalla carta di bologna utili per salvaguardare i diritti delle vittime in un contesto di maggiore concorrenza sul mercato”. – spiega Stefano Mannacio, Comitato Unitario Patrocinatori Stragiudiziali Italiani.

“Gli artigiani non vogliono diventare terzisti delle imprese assicuratrici che con il loro enorme potere contrattuale potrebbero impoverire il settore al punto tale che potrebbe risentirne la bontà e la sicurezza delle riparazioni. Rispondiamo a chi vuole accordi al ribasso con le compagnie assicuratrici con la carta di Bologna che propone trasparenza nel mondo della riparazione e questo è sicuramente un beneficio per tutti.” – ha dichiarato Davide Galli Presidente Federcarrozzeri.

“Per ridurre le tariffe assicurative la strada da percorrere è un’altra: bisogna diminuire gli incidenti e le truffe assicurative, senza privare del giusto risarcimento le vittime che, a causa di condotte altrui, devono sopportare per tutta la vita la perdita dell’integrità della salute. I tentativi di abbassare i risarcimenti alle vittime della strada contrastano clamorosamente con il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo della RC Auto e sui quali le Assicurazioni, in una società civile, devono sentire il dovere di fare un passo indietro - afferma Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Presidentessa Associazione Familiari Vittime della Strada.

“Anche Codici sostiene la Battaglia delle organizzazioni aderenti alla proposta di legge per una RCA chiara, giusta e a tutela di consumatori e operatori, e non più un sistema a solo favore delle compagnie. Da sempre questo comparto ha presentato opacità e ingiustificate concentrazioni di potere a danno del Paese stesso. E’ l’ultimo dei comparti in cui la concorrenza e l’efficienza è solo un miraggio, le questo a causa di un sistema di mistificazione del danno. Ci sono sacche del Paese in cui è impossibile avere una copertura, o altre in cui la tariffa è legata a fattori di familiarità, piuttosto che di mercato. Per tale motivo sosteniamo la legge di riforma proposta dalle organizzazioni della Carta di Bologna, come avevamo già ostacolato gli emendamenti truffa presentati dalla lobby di comparto al Destinazione Italia”. – dichiara Luigi Gabriele, Affari Istituzionali e regolatori Codici – Associazione Consumatori.

“Tutti i progetti di legge devono porsi come obiettivo la centralità della tutela della salute del paziente e il risarcimento integrare” – commenta Giuseppe Mazzucchiello, Presidente Associazione Vaore Uomo.

 

Oltre ad Assoutenti hanno aderito all’evento anche: La Casa del Consumatore, Confconsumatori e l’Unione nazionale consumatori.

 

Di seguito l’elenco completo dei punti contenuti all’interno della Carta di Bologna:

 

1. Portabilità delle polizze (Loi Hamon ) 

 

2. Riduzione tasso concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici

 

3. Reale indipendenza di Ivass e Antitrust

 

4. Rottamazione risarcimento diretto

 

5. Libertà di scelta del riparatore (Loi Hamon )

 

6. Libera circolazione dei diritti di credito

 

7. Tutela delle Vittime con integrali risarcimenti

 

8. Libertà di scelta nelle cure

 

9. Libertà di valutazione del medico legale

 

10. Pene certe per i pirati della strada

 

11. Attenzione alla sicurezza attiva e passiva

 

12. Agenzia antifrode in campo assicurativo 

  ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME DELLA STRADA E IL FONDO DI GARANZIA

 

 

 

L'AIFVS Salerno opera e tutela le vittime di reato sia nei confronti degli autori dei reati stradali sia per il risarcimento dei danni da essi cagionati ed in questo senso rivolge richieste di risarciemnto sia alle assicurazioni sia al fondo di garanzia per le vittime della strada in provincia di salerno e in tutta italia.

 

Che cos'è il Fondo di garanzia?

 

 

Il Fondo per le vittime della strada è stato istituito dalla legge n. 990 del 1969 (articoli 19 e ss.) ed ora previsto dal codice delle assicurazioni all’art. 283 (D.lgs n. 209 del 2005) con la finalità di garantire i principi di sicurezza, di solidarietà sociale e di obbligatorietà dell’assicurazione sulla responsabilità civile.

 

Infatti, una parte dei premi corrisposti per l’assicurazione obbligatoria per l’r.c. auto è destinata a questo Fondo che è chiamato a risarcire i danni in caso in cui il sinistro sia causato da veicoli o natanti non identificatinon assicurati o assicurati presso assicurazioni in dissesto finanziario (liquidazione coatta amministrativa). Il Fondo è gestito dalla Consap - Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici - che opera sotto il controllo del Ministero dello sviluppo economico.

 

Non è il Fondo a provvedere al risarcimento che, invece, avviene per il tramite di imprese assicurative territorialmente competenti in relazione al luogo del sinistro e designate con apposito provvedimento dell’ISVAP, le quali provvedono alla liquidazione del danno ed al pagamento degli importi.

 

L’obbligazione gravante sul Fondo, a parere della dottrina e della giurisprudenza, non ha natura indennitaria bensì risarcitoria e, pertanto si estende non solo ai danni patrimoniali ma anche a quelli non patrimoniali (Cass. sent. n. 3237/95 in Giustizia Civile , 1995, 648). Nei confronti del Fondo di garanzia trova anche applicazione la presunzione di responsabilità concorrente di cui all'art.2054 c.c., ritenendosi la posizione del tutto equiparabile a quella dell'assicuratore. 

 

 

 

Nel caso di sinistro provocato da veicolo non identificato il risarcimento è riconosciuto limitatamente ai danni alla persona, diversamente dall’ipotesi di veicolo non assicurato dove il risarcimento oltre ai danni alla persona copre i danni il cui valore sia superiore a 500,00 Euro e per la parte eccedente tale ammontare, che resta una franchigia a carico del danneggiato. 

 

Nella  caso di sinistro causato da veicolo assicurato da impresa di assicurazione in dissesto finanziario il risarcimento comprende i danni tutti, materiali e fisici. 

 

Il Governo, le associazioni delle imprese di assicurazione e di tutela dei consumatori hanno esteso la possibilità di ricorrere al Fondo anche nel caso di veicoli messi in circolazione contro la volontà del proprietario, per i danni alla persona e alle cose subiti dai terzi non trasportati o trasportati contro la propria volontà.

 

Il risarcimento non può comunque superare il massimale di legge in vigore al momento del sinistro (per quelli successivi al 1° maggio 1993 è fissato in € 774.685,35).

 

la richiesta di risarcimento, da formularsi con lettera raccomandata con avviso di ricevimento alla compagnia di assicurazione competente per territorio, o al Fondo di Garanzia presso la Consap. L’istruttoria e il risarcimento sono gestiti dall’agenzia designata che ha competenza esclusiva e contro la quale deve essere proposta l’azione nel caso di mancata definizione stragiudiziale, così come nell’eventuale procedimento esecutivo successivo. Con la conseguenza che in caso di citazione di compagnia diversa da quella competente per territorio si avrà difetto di legittimazione passiva rilevabile in ogni stato e grado del procedimento anche d’ufficio (Cass. sent.10694/98, in Guida al diritto, 1999, 96).

 

È riconosciuto, inoltre, il diritto dell’assicurato alla restituzione del premio per il periodo di residua copertura, o dal giorno successivo alla denuncia del furto del veicolo alle autorità.

 

Relativamente all’onere della prova è il danneggiato che deve provare le modalità del sinistro, la  responsabilità del conducente del veicolo non identificato, a titolo di dolo o di colpa, e l’impossibilità di identificarlo (Cass. sent.n. 19762/92, in Rep. Giust. Civ, 1993, 323). In quest’ultimo caso l’impossibilità ricorre ove il conducente responsabile non si sia fermato o il soggetto danneggiato non era nelle condizioni psico-fisiche tali da poter identificare l’altro veicolo.

 

Anche la prova della mancanza della copertura assicurativa è a carico del danneggiato e può risultare sia dall’ammissione esplicita del responsabile che dall’ accertamento in loco dalle autorità di pubblica sicurezza. Si è ritenuto che non sia sufficiente a tal fine invocare la mancata comunicazione del nominativo della compagnia di assicurazione da parte del responsabile, richiedendosi, invece, la prova di aver condotto opportune indagini in maniera diligente, ditalchè il risultato negativo non può essere attribuito a colpa del danneggiato. 

 


le richieste di risarcimento vanno rivolte all’agenzia competente per territorio o alla: 

 

CONSAP S.p.A.
Servizio Fondo di Garanzia Vittime della Strada
Via G. Paisiello, 33
00198 ROMA

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